nel meno spesso vive il di più.

lunedì 21 gennaio 2013

Palmiro intervista Roberto "Tot" Totaro


Palmiro: Che c’azzecca un chitarrista rock che ha fatto da controfigura a Jimmy Page, con delle strisce umoristiche di successo? Non dovresti essere un autore underground letto nelle cantine fumose e nelle periferie dimenticate?

Tot: Fare la controfigura di Jimmy mi ha sempre dato molte soddisfazioni, ma poi ho pensato che non mi sarebbe bastato e così mi sono messo ad inventare personaggi a fumetti e disegnarli. Macché cantine fumose e bar di Caracas, le mie strisce sono le preferite dall’aristocrazia! Una cosa effettivamente underground è il mio disegno della domenica che posto su facebook . E’ talmente underground che penso non lo veda nessuno. Comunque quando suono, lo faccio sempre in ambienti fumosi e periferici.

Palmiro: Perché qui, in Italia, tutti sono assolutamente convinti che saper far ridere (bene) sia molto più semplice che far paura o far piangere, o raccontare una saga fantasy?

Tot: Far ridere è talmente difficile che mi fa sempre paura, mi fa piangere e mi fa venire la voglia di scrivere una mastodontica trilogia fantasy… Però poi mi metto li, al tavolino, e cerco di far ridere.

Palmiro: Oltre che a essere il testimonial dell’agenda di Comix, con il tuo personaggio “Nirvana”, sei uno dei pochi autori che conosca che pubblicano regolarmente all’estero. Riesci a far tradurre tutte le tue strisce senza problemi oppure i giochi di parole permessi dalla lingua italiana, a volte sono impossibili da tradurre? In quanti paesi pubblichi?

Tot: Alcune lingue sono per me talmente aliene: turco, greco, croato, macedonese (?), che non riesco a capire se hanno fatto una buona traduzione. In Spagna invece è stato fatto un ottimo lavoro. L’adattamento di “Nirvana” mi ha soddisfatto molto, anche in parti più difficili, tipo le poesie del Poeta Maledetto. Oggi pubblico in una quindicina di paesi. Per il pagamento di questa intervista che ti ho concesso, ti mando il mio numero di Postepay. Aloha!

Per chi vuole conoscere meglio il lavoro di Totaro: www.nirvanacomix.com

Il brano consigliato da Tot: www.youtube.com/watch?v=S3-XqLFKQzA


venerdì 18 gennaio 2013

Palmiro intervista Beppe Roncari, Scuola Holden.


Palmiro: Visto che ti occupi di Digital Strategy per la Scuola Holden e che sei un inventore/appassionato di videogames, e scrivi, chi vincerà tra videogames e libri? E tra libri su carta e digitali? Dio esiste?

Beps: Prevedo il pareggio. A meno che Dio non esista. In tal caso vinceranno le visioni apocalittiche.

Palmiro: Perché un essere umano che legge prima o poi sente forte il bisogno di scrivere un libro? E anche quelli che avranno letto sì e no, tre libri in dieci anni, e anche quelli come me che vanno a vedere se si scrive “camice” o “camicie”?

Beps: Per lo stesso motivo per cui chi vede due pomiciare prima o poi gli piglia la voglia di pomiciare anche lui. È semplicemente troppo bello leggere e scrivere, è una malattia che si diffonde da sé. Pensa, ha pigliato persino Lapo Elkann che di “camicie” se ne intende più che di grammatica.

Palmiro: Hai una soluzione da cedere gratuitamente per risolvere la crisi italiana dell’Editoria? O in alternativa: Hai mai postato su facebook le foto dei tuoi gatti? Ne hai?

Beps: Ahimé! Non avendo gatti (ma bramandoli ardentemente! per quanto allergico…) sono costretto a dare la soluzione all’Editoria italiana: che gli autori scrivano libri belli, che tutti vogliano leggere all’estero. Solo un mercato allargato permette la diffusione di un testo, dobbiamo scrivere storie che ispirino oltre confine, parlando di quello che conosciamo. Vedi Eco, vedi Saviano.

Un link per conoscere meglio Beppe Roncari: Terra4Mars: http://t4m.lydians.eu

Un brano consigliato da Beppe: http://youtu.be/-DSVDcw6iW8

mercoledì 16 gennaio 2013

Palmiro a ^Sigh^comics


C'è questo Signor Guglielmo Nigro che ha deciso di regalarvi (parzialmente) una storia che lui definisce sia stata: " (...) una delle migliori storie dell’anno.". Tratta da "My name is Palmiro 2" che potrete trovare su:
www.palmiro.it.

Ieri era uscita la piccola intervista a una grande autrice e illustratrice: Deco, che fu proprio lei (essa medesima) a regalarmi quei biscotti "fatti a immagine e somiglianza di Palmiro" realizzate con le sue manine Sante, che poi originarono l'idea primordiale della storia "La ragazza dei biscotti".
Ormai posso anche rivelare questo quinto segreto di Fatima.
Mi semba che tutto torni e che il cerchio si chiuda. Quindi: buona lettura.

Ringrazio Guglielmo, ringrazio le sue belle parole, ringrazio ancora Deco, e anche Palmiro che a distanza di anni continua a darmi delle soddisfazioni!

http://sighcomics.blogspot.it/2013/01/sighchrstmas-palmiro-la-ragazza-dei.html

lunedì 14 gennaio 2013

Palmiro 3 punto 3 - tre domande a Deco


“Oggi, solo la brevità conta. Il resto non raggiunge nemmeno più la coscienza" (Guglielmo Nigro).


Palmiro: Se in un testo c’è scritto “Marina alzò la tazza e bevve il suo tè” davvero il compito di un illustratore è quello di disegnare Marina che sta alzando una tazza per bere il suo tè?

Deco: Dovrei rispondere che tra ritrarre la realtà così com’è o filtrarla attraverso occhiali colorati e deformanti (li danno in dotazione agli illustratori bravi il giorno che si diplomano allo IED… per cui io non li ho) si dovrebbe cercare di fare una cosa a metà tra le due. Perché l’immagine risulti comprensibile, ma non banale. Ma la verità è che quando devo ritrarre Marina che beve il tè vado da mia mamma (che si chiama Marina) e la costringo a bere del tè mentre la disegno. Mia mamma comincia a rompersi di bere del tè, tra l’altro non le piace neanche.

Palmiro: come fai a capire quando un’illustrazione è terminata? A fermarti prima che sia troppo tardi. A smettere prima di distruggere tutto!

Deco: Dovrebbe dirlo l’illustrazione. Penso che quando la si è disegnata pezzettino per pezzettino con amore alla fine la si conosce abbastanza da capire quando ha un’aria sazia e soddisfatta, e non chiede più altro.

Palmiro: C’è una storia che ti piacerebbe illustrare e che nessuno ti ha mai chiesto?

Deco: Veramente nessuno mi ha mai chiesto niente. Comunque siccome sono noiosa rispondo sempre la stessa cosa, Cappuccetto Rosso, perché è la mia fiaba preferita. Ma credo che mi piacerebbe illustrare fiabe in cui ci siano animali. Le fiabe russe mi piacciono moltissimo.

Per conoscere il lavoro di Deco:
www.inkspinster.com

Il brano consigliato da Deco per tenere nel sottofondo a questa breve intervista:

http://www.youtube.com/watch?v=Autj6yLSJjw

venerdì 11 gennaio 2013

Palmiro 3.3 - Interviste da tutto il mondo (e oltre)


News: Dalla prossima settimana prenderà il via un'eccezionale rubrica alla quale mai nessun essere umano aveva mai pensato: “Le interviste di Palmiro”.
Più esattamente: “Palmiro 3 punto 3”. Tre domande, tre risposte.
Il motto della rubrica è: “Oggi, solo la brevità conta. Il resto non raggiunge nemmeno più la coscienza (Guglielmo Nigro). Tale frase l’ho rubata proprio stamani a Guglielmo Nigro, antico (ma giovane) padre del compianto blog “Harrydice”.
Il Signor Nigro oggi lo potete leggere su: lospaziobianco.it
su http://ilgabo.blogspot.com
ma soprattutto su: http://sighcomics.blogspot.com dove mi dicono persone ben informate (lo stesso Guglielmo) che debba apparire qualcosa di palmiriano. Ma non voglio dilungarmi.
Presto, nomi altisonanti ma anche semplici esseri umani, si vedranno recapitare 3 domande alle quali rispondere con totale sincerità e sprezzo del pericolo. Vediamo che succede. Se Palmiro con quella sua testolina a mezzo-uovo-sodo-rovesciato, riuscirà a immaginare qualche domanda interessante.
A suivre.

lunedì 7 gennaio 2013

buon compleanno Palmiro!

Sabato 5 gennaio 2013, grazie al nuovo settimanale “Il Ruvido”, co-condotto dal giovane Roberto Corradi (autodefinitosi un fan di Palmiro senza che io neanche lo minacciassi!), ho potuto festeggiare degnamente i 20 anni del paperello, nato proprio su un settimanale umoristico (Comix). Un’emozione. Quando ho visto a pag. 20 la striscia di Palmiro, mi ha fatto una strana impressione. Non mi sono commosso perché noi disegnatori di strisce per riuscire a vivere, dobbiamo sviluppare una cotenna spessa due centimetri come il cinghiale, ma siamo esseri sensibili perché senza questa qualità non potremmo produrre un buon umorismo. Non è la solita storia del pagliaccio dal cuore triste perché non mi ritengo assolutamente di indole malinconica, e se qualche volta lo sono è unicamente colpa di questo mondo a volte assurdo o birbone, ma questa è un’altra storia. Per fare del buon umorismo occorrono un sacco d’ingredienti umani. Lo dico sempre ai miei odiati/amati workshop. Occorre un’anima e un core, occorre aver dormito in una stalla (al freddo e al gelo) abbracciati alla cacca del cavallo che è sempre la cosa più calda che c’è, e bisogna aver ingoiato rospi su rospi. Se non muori, sviluppi un istinto ridanciano utile alla sopravvivenza (del tipo brasiliano/napoletano) che ti farà vivere a lungo (e spesso anche ingrassare!). Occorre inoltre, conoscere i meccanismi del mondo e dell’essere umano (qualità che poi tornerà utile con fidanzate e fidanzati, lontani e vicini). Le belle battute riescono un po’ a tutti e su facebook ce ne sono a migliaia, anche molto più belle e divertenti di quelle che vengono in mente a me, ma il mestiere di umorista è un’altra cosa. Almeno fino a ieri lo era. Ma questo sarà l’argomento di un prossimo post. Quindi: buon compleanno Palmiro! Devo ammettere che dopo 20 anni non sono riuscito a liberarmi di te e quindi dev’essere proprio Amore vero! E la saga continua ( o riprende) sulle pagine de Il Ruvido. Grazie a tutti.

venerdì 28 dicembre 2012

amore e libertà

Il Signor Hubert Beaulet nel 1871 ha scritto che “il ya quelque chose mal compris que l'amour “. Non esiste cosa fraintesa come l’amore. “Come tutte le cose importanti della vita deve poter vivere libero e non regolato da leggi inventate dagli uomini. Si può forse imporre a un uomo o a una donna, di non sentire i morsi della fame per Editto del Re o di un Papa? Un tempo che immagino non troppo lontano, l’amore sarà una delle tre cose più importanti per il genere umano. Insieme a Libertà e Rispetto per i propri simili.”.