nel meno spesso vive il di più.

martedì 11 marzo 2008

La presentazione è finalmente avvenuta!
Bella libreria, tanta gente interessante, soprattutto: giovani, artisti, tanti tanti giornalisti, e Operatori Culturali. La folla, insomma, delle Grandi Occasioni. Alla faccia di chi asserisce, in malafede, che il fumetto sia un genere sul viale del tramonto e che i disegnatori vaghino come Pinocchio, per i vicoli in cerca di torsoli di mela. Invece il fumetto sta bene, è vivo, e lotta insieme a noi!
Una serata scoppiettante: si è discusso, si è disegnato, si è riso, richiamando molti spettatori occasionali della libreria Meelbookstore. Credo che in pochissimi minuti siano andate via qualcosa come 270 copie del libro, tutte disegnate e autografate, dagli autori presenti. Con il loro pennerello migliore. Quello col naso lucido.
Luca Boschi ha brevemente illustrato la storia della striscia, Max Olla (fratello del più famoso Bruce Olla, alias Bruce Willis) ha parlato degli autori presenti nella pubblicazione con grande entusismo e amore sconfinato per questo genere: la striscia umoristica. Malgrado il volo transoceanico che lo aveva portato in mattinata, da Los Angeles, a Firenze.
L'Editrice Grrretic ha parlato brevemente del perché abbia sentito l'esigenza di abbandonare i suoi corpi squartati, i graffi, i volti urlanti ma con la bocca cucita col fil di ferro, per planare in questa oasi fatta di umorismo, cuoricini, scheletrini, paperelli, retini elettronici, e tratteggi al pennarello come nelle strisce buone di una volta.
Ha detto: "Non sono molto abituata ai libri di successo e quindi, credo che me ne ritornerò presto a produrre piccole cose, con esseri ciechi, meglio se di sesso femminile, che vagano urlando disperate in notti buie ed assassine..."
La platea ha riso, divertita, applaudendo. Dopo una pausa a base di grandi fette d'anguria, chinotto, e bigné al cioccolato, è toccato agli autori di disegnare e parlare del loro lavoro.
Peccato per chi non è potuto venire.
Un bacio a tutti.

giovedì 6 marzo 2008

Siccome alcuni giovani malfidati hanno messo in dubbio le mie parole, ecco una vecchia foto a testimonianza del primo pagamento ricevuto nel 1993, per le prime 65 strisce di "C'era una volta un anatroccolo piccolo brutto e nero". Con queste due povere acciughine non ci ho pagato l'affitto, non ci ho pagato acqua luce e gas, non ci ho fatto il pieno all'auto, e nemmeno mi ci sono comprato una bella fetta di mortadella col pistacchio della quale vado ghiotto, ma la vita del disegnatore di fumetti è così. Prendere o lasciare. E per questo poi uno lascia. Ovvio che in Francia, o sul pianeta Papalla, mi avrebbero pagato con un intero barattolo pieno di acciughe! E magari di quelle avviluppate attorno ad un pezzetto di pomodoro. In olio di oliva.