nel meno spesso vive il di più.

mercoledì 6 febbraio 2013

Palmiro - Cahiers du Cinema - Lui e lei, in attesa di San Valentino.



Interpreti: Palmiro e la Fidanzata Lontana (per un weekend vicina).
10 giorni a San Valentino. Giorno 2. A colazione.


(…)
Palmiro: Parti stasera?
Fidanzata Lontana: Meglio se vado via subito dopo pranzo…
P: …
FL: Sapevo già che avresti fatto quella faccia.
P: Che faccia?
FL: La faccia che stai facendo adesso.
P: Io non sto facendo nessuna faccia.
FL: Invece sì.
P: Vuoi ancora un po’ di caffè?
FL: No. Vorrei solo che tu smettessi di fare sempre quella faccia.
P: Io non sto facendo nessuna faccia.
FL: Invece sì. Tutte le volte.
P: Ti sbagli.
FL: Mi piacerebbe. Ma appena ho detto che sarei andata via subito dopo pranzo, hai fatto la solita faccia.
P: Che palle.
FL: Se invece io avessi detto quello che ti aspettavi, e cioè: “vado via stasera, dopo cena” sono sicura che non avresti fatto nessuna faccia…
P: …
FL: Dai, e adesso dillo…
P: Dirti cosa?
FL: Quello che pensi: “Quando vengo io, da te, vado sempre via dopo cena… Per restare più tempo assieme…”
P: Che c’è di male?
FL: Nulla. Ognuno fa quello che si sente di fare.
P: Appunto.
FL: Quindi dal mio comportamento si può facilmente concludere che tu hai più voglia di stare con me, di quanta ne abbia io…
P: Io non l’ho detto.
FL: In quella tua testolina da mezzo uovo-sodo rovesciato, uno più uno fa sempre e solo due!
P: E invece quanto dovrebbe fare?
FL: E’ matematica un po’ troppo elementare…
P: Ognuno è come è.
FL: Dammi altro caffè. Non ho più nessuna voglia di discutere.
P: Discutere di cosa? La pensiamo in maniera diversa…
FL: Ma tu sei migliore di me.
P: Io non sono migliore di nessuno.
FL: Tu pensi di amarmi molto di più di quanto ti ami io, vero?
P: …
FL: Colpito e affondato.
P: Ti sbagli.
FL: Troppo tardi. Hai risposto troppo tardi: hai perso.
P: ‘fanculo.
FL: Credo che me ne andrò via subito.
P: Fai come cazzo vuoi.
FL: Ecco la seconda faccia: quella dell’innamorato ferito a morte da un mostro insensibile e senza cuore!
P: …
FL: Vieni qui.
P: Faccio un altro caffè.
FL: Ti ho detto di venire qui.
P: Ora non mi va.
FL: Non vuoi un bacino?


Frammenti da “L’eclisse” - sceneggiatura di Michele, Angelo, e Giancarlo Antonioni.

11 commenti:

  1. A leggere quanto sopra ho come la sensazione di un deja-vu.... Mah. (Kermit)

    RispondiElimina
  2. Due soli ciak ed è già più appassionante di un film di Moccia, più più simbolico di una pellicola di Wenders, più pregno di significati di una pizza dei Vanzina... Inchioda al video.
    L'unico problema è che mi piace davvero.
    Concordo sul deja-vu, genetico, ma confido nei labirintici inesplorati meandri psicologici femminili per un prosieguo a me ignoto.

    RispondiElimina
  3. Non esageriamo.
    Abbastanza da ridere amaramente.

    RispondiElimina
  4. ...Ma credo che a parlare siano state alcune cicatrici. Genetiche.
    Il fil rouge del bacino è avvincente, lascia in trepida attesa della puntata seguente. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrei fare la parte da protagonista....vincerei l'oscar come migliore interpretazione.
      E potrei anche citare il signor ciantini per plagio... (kermit)

      Elimina
    2. Plagio? Nel senso che ero lì a registrare queste cose mentre le dicevi o Kermit? M'interessa. Dimmi di più.

      Elimina
  5. Questi dialoghi mi stanno avvincendo. Le descrizione dell'ambiente in cui si svolge la scena (a colazione) stringata ed essenziale senza fronzoli vale tutto il secondo capitolo. Preferisco per ovvie ragioni restare nell'anonimato. ToT

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di la verità ToT
      Hai bisogno di qualcuno che ti spieghi come crearti un account.
      Comunque la critica è assolutamente professionale.
      Stringata ed essenziale.

      Elimina
  6. Murpho se lei non fosse un gatto a pompa (e io odio i gatti a pompa) la eleggerei mio guru.

    RispondiElimina