venerdì 28 dicembre 2012
amore e libertà
Il Signor Hubert Beaulet nel 1871 ha scritto che “il ya quelque chose mal compris que l'amour “. Non esiste cosa fraintesa come l’amore. “Come tutte le cose importanti della vita deve poter vivere libero e non regolato da leggi inventate dagli uomini. Si può forse imporre a un uomo o a una donna, di non sentire i morsi della fame per Editto del Re o di un Papa?
Un tempo che immagino non troppo lontano, l’amore sarà una delle tre cose più importanti per il genere umano. Insieme a Libertà e Rispetto per i propri simili.”.
mercoledì 4 luglio 2012
Sono le storie che chiamano le illustrazioni
In queste settimane, qui dallo scoglio di Cala Furia,dove imperversano i dubbi, disegno disegno disegno senza avere chiaro a volte il perchè. Occorre tenere sveglio il cervello e la mano allenata, in attesa di qualcosa che ci faccia tremare i polsi delle mani, come dice Fossati, che in questo momento invidio tanto. Tranquillo, a fare quello che gli va, quando gli va, se gli va. Suonando il suo amato pianoforte. Credo sempre di più che debbano essere le storie che chiamano le illustrazioni, perchè nelle parole stanno stile, colori, e sapori. Se uno fa un libro, dovrebbe cercare di realizzare ogni volta qualcosa di unico, non delle illustrazioni che guarniscono una storia. E non di dovrebbe mai sfidare la tv o i videogames o marciare contro tutto quello che distrae dai libri. Perchè spesso sono i libri a vivere in un altro mondo. A non seguire il passo. Come chi rimane indietro perchè stanco, sfinito, senza più una direzione né voglia di scoprirne di nuove.
Si annusa spesso l'odore della paura, che mi sembra una cosa umana e comprensibile, ma se i sogni muoiono all'alba, la sera, si può cercarne di farne di nuovi un po' più duraturi e capaci di sfidare le tempeste. Vado a fare merenda.
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mercoledì 25 gennaio 2012
Palmiro, Giotto, Picasso e Stravinskij. Un bel quartetto.

Buondì. Era tanto tempo che non scrivevo qualcosa su questo blog, non che mancassero le novità, con un mestiere come questo ogni giorno è diverso. Dalle stelle alle stalle, su e giù, su e giù (ma non pensate male: intendo come rapporto fortuna/sfiga), un'altalena davvero sfinente. E poi non riesco, come tanti miei colleghi, a raccontare quello che mi succede. Soprattutto perchè penso che non importi a nessuno. Perchè dovrebbe? Vendere surgelati, o costruire sedie, o disegnare, è la stessa cosa. Perchè quelli che lavorano in un ufficio non hanno un blog e raccontano quello che fanno giorno dopo giorno? Disegnare, se non sei miliardario e quindi puoi fare "l'artista", non è molto diverso dal costruire infissi. Oggi c'è il sole, l'aria è frizzantina come piace a me, e sto aspettando il tecnico del computer che se ci mettiamo accanto, l'artista sembra lui. Non ho un tatuaggio, non ho un piercing, non ho anelli cazzuti o bracciali, e vesto in modo normale. Buffa la vita. Ho aperto sul tavolo un paio di libri di Giotto che sto amando sempre di più. Una sbandata come anni fa ebbi per Kandinsky e poi per Picasso. Alla radio hanno iniziato a trasmettere adesso "La Sagra della Primavera" di Stravinskij e lo trovo di buon auspicio, e quindi mi metto subito a disegnare. L'umore è ottimo.
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giovedì 6 ottobre 2011
Si torna indietro ma solo per prendere la rincorsa e saltare nel Futuro!

Sto iniziando ad appuntarmi le cose delle quali parleremo in questo primo workshop, perchè se non mi faccio una scaletta seria, rischio di dimenticare qualcosa. Magari d'importante. Sarà un bell'esperimento anche per me, che spero "intenso", come quando si apre il barattolo sottovuoto del caffè e quello sbuffo profumato ti fa subito desiderare "un bel caffè"... Ecco: mi piacerebbe farvi tornare a casa con la voglia di mettersi subito a disegnare, come se fosse la cosa più importante del mondo. Ovvio che poi il "mestiere" di disegnare sia un qualcosa di più complesso e a volte difficile da sopportare, ma vorrei trasferire alcune cose (trucchi?) che a me aiutano a sopportare che le cose non siano mai come uno le immagina all'inizio. Ad esempio quando scopro una nuova libreria dell'usato da spulciare, è un piacere immenso, come starsene distesi al sole a rigenerarsi, anche se quando uno lo fa in qualche città europea, scopre che alcune cose immaginate al tavolo da disegno e che poi non è riuscito a fare, neanche a piangere in Cinese, lì, in quel paese evoluto, le hanno già fatte 20 anni prima! Mentre qui, nel paese dei cachi, "appena" 20 anni dopo, sono considerate ancora "troppo avanti" e non adatte perchè...
Da battere la testa nel muro.
Ma anche questa rabbia mista a dolore e dispiacere, in fondo diventa "materia utile", altri mattoncini del Lego che ci servono per immaginare e costruire storie.
Augh.
mercoledì 14 settembre 2011
delucidazioni su: un workshop che vi cambierà la vita e molto altro!

Una delle prime regole che mi sono imposto è che questi workshop avvenissero in luoghi piacevoli e la libreria Fnac ai Gigli, credo proprio che lo sia. Un pezzetto di Francia trapiantato qui, nel terzo mondo.
Di seguito altre parole parole parole su questo workshop. Il problema è far comprendere quello che mi passa nella testa...
“Mi piace disegnare scrivere dipingere: raccontare”.
Il Workshop di Sauro Ciantini presentato in collaborazione con Slowcomix”
“Sarebbe stato molto più facile fare un corso di disegno”, ho deciso d’iniziare con le parole di Sauro Ciantini perché - se ho capito bene -, il problema fondamentale è che il mondo sta cambiando (anzi: è già cambiato) ed è inutile - per non dire dannoso - continuare a far finta che tutto sia come prima, insegnando sempre le stesse cose e con gli stessi metodi solo perché è più facile.
“Un semplice corso di disegno a chi sarebbe servito? Oggi occorre prima di tutto imparare a comunicare… a trasferire nell’altro un’emozione, a raccontare quello che abbiamo dentro o vive nel mondo che ci circonda…”. Perché si disegna, si scrive, si dipinge, si suona o si danza, sempre per raccontare qualcosa, ma solitamente tutta l’attenzione va al solo apprendimento della tecnica. Come se una volta imparato a usare questo o quel pennarello, a disegnare correttamente un corpo umano o un albero, il più fosse fatto.
“Ovvio che un bel disegno o una pagina scritta bene, continuino a rappresentare una meta importante da raggiungere, ma una storia a fumetti o un’illustrazione, non sono soltanto un insieme di segni ben tracciati, prospettive corrette, o colpi di scena piazzati al momento giusto”. Saper disegnare o scrivere o suonare bene non garantisce automaticamente la capacità di saper trasmettere delle emozioni. “Sempre più spesso, un’illustrazione realizzata con grandissima tecnica o una storia a fumetti stracolma di colore ed effetti speciali, come tanti film, ci annoiano a morte, mentre uno schizzo fatto senza pensarci troppo, o un piccolo filmato su Youtube, è vivo e capace di raccontarci qualcosa di autentico”.
Quindi, potrebbe succedere di scoprire che una mano disegnata “male” è capace di esprimere molta più umanità, calore, rabbia o tenerezza, di un disegno dal vero eseguito benissimo?
“Sì, molto spesso è proprio così.”.
In questo tuo primo workshop cosa insegnerai?
“Prima di tutto vorrei fare un vero e proprio stretching per il cervello, per abituarsi a pensare e a vedere le cose in modo diverso, e abituare l’occhio a vedere molto meglio, nel dettaglio, perché prima s’impara a guardare e solo poi a disegnare o dipingere… E poi mi piacerebbe allontanare paura e angoscia per le varie tecniche di disegno e di colorazione trasformandole in puro divertimento, e cercare di aiutare a far nascere qualche buona idea con un bel parto naturale, che poi proveremo a raccontare per immagini…“.
Un primo workshop che comunque toccherà tutti i “fondamentali”: da come si cerca un’idea, a come la si sviluppa (stile, ritmo, e narrazione) e poi rappresenta (disegno, colore, prospettiva, leggibilità), per 6 sabati (dal 5 novembre al 10 dicembre 2011) dalle 11 alle 13. Al quale poi spero ne seguiranno degli altri, sempre più approfonditi e specifici.
Quindi un workshop “base”solo per chi è ancora alle prime armi?
“Non direi proprio… Credo che si debba trovare il coraggio di tornare indietro sui propri passi, sulle cose che pensiamo di conoscere già, per abbandonare vizi e difetti che spesso ci ostacolano e non ci fanno avere i risultati tanto sperati.”.
Come vorresti concludere?
“Solo questo: se avete un blocco di schizzi, portatelo, se non avete mai avuto il coraggio di comprarne uno, fatelo, perché finalmente è arrivato il momento di farvi un bel regalo!”
Sauro Ciantini (www.palmiro.it), autore della celebre striscia umoristica “Palmiro”, che ha lavorato per l’editoria, la pubblicità, la moda, la televisione, e pubblicato libri a fumetti e molto altro, darà vita a un interessante workshop per disegnare, dipingere e scrivere in modo nuovo e piacevole.
Questo primo workshop nasce con il patrocinio dall’Associazione Slowcomix, nata alla fine del 2009 con l’intento di realizzare progetti mirati alla valorizzazione della creatività individuale e all’approfondimento del fumetto.
Alessio Bilotta, Presidente di Slowcomix, mi conferma che il workshop è aperto a tutti quanti e non solo agli amanti dei fumetti, e che non sono richiesti particolari requisiti o abilità, se non curiosità e amore per il disegno, e voglia di raccontare.
I materiali necessari alla prima lezione: cuore e cervello, un blocco da schizzi (nuovo e quelli vecchi), una matita, un pennarello, ma anche una semplice penna sfera.
Il primo dei 6 incontri si terrà sabato 5 novembre 2011, dalle 11 alle 13, presso la Libreria Fnac, Forum all’interno del negozio. Centro Commerciale “I Gigli” (Via San Quirico, 165 - Campi Bisenzio – Firenze)
Iscrizione e info, presso il Punto Informazioni Fnac tel: 055 9040100
Workshop fino ad un massimo di 40 iscritti.
Costo dei 6 incontri (dal 5 novembre al 10 dicembre 2011): 56€ soci Fnac, 70€ non soci
Per informazioni più dettagliate sul workshop: 349.5332511
un workshop che cambierà semplicemente la vs vita!

“Mi piace disegnare scrivere dipingere: raccontare”.
Workshop creativo di Sauro Ciantini in collaborazione con Slowcomix.
Sei incontri, per sei sabati consecutivi, da sabato 5 novembre a sabato 10 dicembre dalle ore 11 alle 13, presso il forum all’interno della Libreria Fnac, nel Centro Commerciale “I Gigli” (Via San Quirico, 165 - Campi Bisenzio – Firenze)
L’Associazione Slowcomix intende con questo primo Workshop, di dare inizio a una serie di progetti mirati alla valorizzazione della creatività individuale e all’approfondimento del fumetto.
L’idea base di questo workshop pensato da Sauro Ciantini, è quella di dedicarsi non solo all’apprendimento delle tecniche del disegno ma di cercare di andare oltre, perché disegnare o scrivere o suonare bene, non garantisce automaticamente di possedere la capacità di trasmettere delle emozioni. Perché si disegna, si scrive, si dipinge, si suona o si danza, per esprimere e raccontare qualcosa, che esiste dentro o fuori di noi, ma tutta l’attenzione va sempre e solo all’apprendimento della tecnica. Come se una volta imparata a disegnare bene una figura umana, o un cavallo o un albero, il più fosse fatto.
“Sempre più spesso, un’illustrazione realizzata con grandissima tecnica o una storia a fumetti stracolma di colori ed effetti speciali, come anche tanti film, ci annoiano a morte, mentre uno schizzo fatto senza pensarci troppo o un piccolo filmato messo su YouTube, sono vivi e capaci di farci ridere o di raccontare qualcosa di autentico”.
Il workshop è aperto a tutti quanti e non solo agli amanti dei fumetti, e non sono richiesti particolari requisiti o abilità, se non curiosità e amore per il disegno, e voglia di raccontare.
- Quindi un workshop “base”solo per chi è ancora alle prime armi?
- Non direi proprio… Credo che si debba trovare il coraggio di tornare indietro sui propri passi, sulle cose che pensiamo di conoscere già, per abbandonare vizi e difetti che spesso ci ostacolano e non ci fanno avere i risultati tanto sperati.
Sauro Ciantini (www.palmiro.it), autore della celebre striscia umoristica “Palmiro”, ha lavorato per l’editoria, la pubblicità, la moda, la televisione, e pubblicato libri anche a fumetti per l’editore Double Shot.
“Ovvio che un bel disegno o una pagina scritta bene, continuino a rappresentare una meta importante da raggiungere, ma una striscia umoristica, una storia a fumetti o un’illustrazione, non sono soltanto un insieme di segni ben tracciati, prospettive corrette, o colpi di scena piazzati al momento giusto!”.
I materiali necessari alla prima lezione sono cuore e cervello, un blocco da schizzi, una matita, un pennarello, ma anche una semplice penna sfera.
Se non possedete ancora un blocco di schizzi, se non avete mai avuto il coraggio di comprarvene uno, finalmente è arrivato il momento di farvi un bel regalo!
Il primo dei 6 incontri si terrà sabato 5 novembre 2011, dalle 11 alle 13, presso la Libreria Fnac, Forum all’interno del negozio. Centro Commerciale “I Gigli” (Via San Quirico, 165 - Campi Bisenzio – Firenze)
Iscrizione e info, presso il Punto Informazioni Fnac tel: 055 9040100
Workshop fino ad un massimo di 40 iscritti.
Costo dei 6 incontri (dal 5 novembre al 10 dicembre 2011): 56€ soci Fnac, 70€ non soci
Per informazioni più dettagliate sul workshop: 349.5332511
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