nel meno spesso vive il di più.

giovedì 31 gennaio 2013

Palmiro Intervista Murpho Murphy


Palmiro: La prima cosa che mi ha incuriosito della tua pagina facebook sono le foto cretine, mischiate a gatti e donne nude, accanto a immagini che fanno trapelare una certa intelligenza e gusto estetico. Per non parlare delle mille frasi colte che aggiungi, come contorno, alle strisce umoristiche e alle immagini che pubblichi. Non sembri aver paura dell’alto e del basso...

Murpho: Si, anche se soffro di vertigini alla rovescia: mi girano quando sono in basso. Comunque l'accozzaglia funziona. Diverte a me che solitamente mi lascio rapire dall'immagine o dalla vignetta per risalire alla frase, e diverte chi ci frequenta che riesce a dare una qualche interpretazione al post. Piacciono soprattutto le foto cretine che fanno sempre trapelare quelle cose li che non so da dove possano scaturire! Credo, comunque, di piacere ad un pubblico selezionatissimo, del quale fanno parte molti disegnatori umoristici. Mi chiedo se questo possa significare qualcosa...

Palmiro: Sembri aver capito la giusta Comunicazione che funziona su un social network. Oppure è un caso e sei solo uno dei tanti che non sapendo né scrivere né disegnare, rubi immagini in giro per il web, aggiungi frasi pensate e scritte da altri, e nei fai un post di successo? E’ questa la Creatività degli anni a venire? C’è vita sugli altri pianeti?

Murpho: Non so disegnare quindi noleggio vignette, copincollo i pensieri altrui perchè ammetto (anche se a malincuore) che prima di me, altri hanno pensato e detto cose intelligenti, ripubblico foto che altri hanno avuto la fortuna ed il merito di poter e saper scattare. Ho metodo scientifico, costanza fisica, qualche reminescenza di conoscenza sparpagliata ed un lontano eco di intelligenza testimonianza del big bang. Quindi, sugli altri pianeti, si.

Palmiro: Perché uno intelligente invece di mettersi a fare l’idraulico, il falegname, a vendere panini di gomma con i wurstel, si crea un’identità segreta e tutti i giorni posta qualcosa su facebook? E’ il concetto espresso da Andy Warhol sul bisogno di notorietà (anche per soli 5 minuti, anche sotto falso nome!) che alberga in noi poveri esseri umani?

Murpho: Visto che non so fare l'idraulico, postare su facebook era l'alternativa migliore per procurarsi gnocche. Pensa che grazie a questo sono riuscito anch'io a trovare la mia fidanzata lontana: 1491 km di distanza! Più lontana non mi è riuscito. So di deluderti, ma nessuno è perfetto!

Per conoscere Murpho Murphy: http://www.facebook.com/pages/Murphy-ovvero-Niente-%C3%A8-facile-come-sembra/268784913137597

Questo è il suo video consigliato: http://www.youtube.com/watch?v=-Oof-3BRK00

link utili:

Emil Cioran

Sbirulino

lunedì 28 gennaio 2013

Palmiro intervista Alessio Bilotta (Slowcomix)


Palmiro: Ammesso che la brevità sia la chiave per entrare nel futuro, perché le vignette sembrano aver sorpassato le strisce umoristiche? La brevità tollerata oggi è davvero così breve?

Alessio B: Non si tratta di brevità, ma di semplicità. Nelle vignette il disegno è spesso soltanto un abbellimento della battuta, nelle strisce bisogna capire una struttura narrativa, impegnarsi un po’. Le sequenze di immagini godono invece di ottima salute, basta aprire FB e vedere la quantità di "meme" cui è invaso per convincersene.

Palmiro: Perché l’intervista che mi ha fatto blog Balloons, malgrado sia stata ritenuta da molti “interessante e piena di tante cose”, su facebook ha avuto molti meno “mi piace” e condivisioni del post sui miei biscotti bruciati a forma di alce?

Alessio B: Perché era troppo lunga, e quindi impegnativa, forse addirittura noiosa: come si faceva a capire che invece conteneva anche molti spunti divertenti? I biscotti bruciati facevano simpatia e familiarità, e chi va su internet secondo me ha voglia di staccare il cervello, a meno che non faccia parte di una di quelle tribù di nerd.

Palmiro: Perché su facebook posti più foto di donne di tanto tempo fa (ad esempio Bettie Page), che foto di gatti? Non ami i gatti? In alternativa: è vero che per dormire usi un kimono di seta?

Alessio B: Perché preferisco il fascino alla tenerezza, che spesso poi è artefatta e patetica. Il kimono di seta (nero) lo indosso prima dell’Amore.


link utili:

supergulp!

http://www.androidpit.it/it/android/market/applicazioni/applicazione/meme.app/Meme-Creator

https://www.facebook.com/alessio.bilotta?ref=ts&fref=ts

http://www.slowcomix.it

https://www.facebook.com/pages/SLOWCOMIX/288503708887?ref=ts&fref=ts

Il video consigliato da Alessio Bilotta è:

http://www.youtube.com/watch?v=h-CobellfLs

venerdì 25 gennaio 2013

Palmiro intervista Max Olla


Palmiro: Ammesso che la brevità sia la chiave per entrare nel futuro, perché le vignette sembrano aver sorpassato le strisce umoristiche? La brevità tollerata oggi è davvero così breve?

Max Olla: Sin troppo.

Palmiro: Perché l’intervista che mi hai fatto malgrado sia stata ritenuta da molti “interessante e piena di tante cose”, su Facebook ha avuto meno “mi piace” e condivisioni del post sui miei biscotti bruciati a forma di alce?

Max Olla: Sulle perversioni di Facebook il futuro riserverà interessanti analisi sociologiche. A dirla tutta, il tuo post con quella tettona che legge Palmiro ha avuto ancora più successo. Si rassegni signor Ciantini: l’intervista raccontava l’autore ma alla gran parte della gente interessa la cazzatona, non il pagliaccio triste che la spara.

Palmiro: ho dato un’occhiata ai tuoi post su facebook e non hai mai messo una foto di un gatto, non ami i gatti?

Max Olla: Adoro i felini. Non pubblicare le foto su Facebook mi regala un’aura di sublime snobismo. Ma Lei come mai si preoccupa tanto di quel che succede su Facebook?

Un brano consigliato da Max: http://www.youtube.com/watch?v=8uLbCk5XlmY

per conoscere il lavoro di Max Olla e Balloons: http://blogcomicstrip.blogspot.it






mercoledì 23 gennaio 2013

Palmiro intervista Alce bruciato


Palmiro: In quanto biscotto ti aspettavi di finire in forno?

Alce: Sì, mentre ero sull’asse di legno in compagnia di mucche, cani, omini, e piccoli abeti, e ho visto mettere la cartaforno sulla teglia, ne ho avuta la certezza… Ma non mi lamento. Lì su quell’asse ho conosciuto una ballerina. Bellissima. Mi ha ricordato quella che si usava in Lapponia per infilzare i datteri. Una ballerina in plastica, color crema… Ci siamo scambiati un’occhiata ed è subito scattato l’amore! Ardente!

Palmiro: Con quelle corna gigantesche immagino che avrai avuto una vita complicata… non ti pesano?

Alce: A chi non pesano? Ma queste non sono esattamente delle corna. Sono chiamate “palchi”. E più palchi si hanno e più si è interessanti sessualmente per le femmine. Un po’ come la lunghezza del pene… Hai presente l’asino?

Palmiro: Sì, anche noi anatidi usiamo la stessa tecnica… Abbiamo un pene buffo, fatto a cavatappi e con l’estremità a “scovolino”, ma è lungo come tutto il nostro corpo… credi che stia scherzando? Pensa che un mio cugino: il gobbo rugginoso, un’oxyura vittata detta anche il John Holmes argentino, ha un pene che raggiunge i 40 centimetri!

Alce: Sarebbero tanti anche per me! Troppi. Io sono per l’amore dolce e passionale… non per la prestazione da martello pneumatico o da trapano! E poi con un corpo brutto e sgraziato come il mio solo l’amore può salvarmi… Ma ora ti saluto. Esco con la mia ballerina… Se qualcuno non l’ha già inzuppata nel latte! E’ dura la vita di noi biscotti!

Hai una canzone da consigliare o un video?

Copia incolla il link da yuotube qui:
http://www.youtube.com/watch?v=vnoqEwqrJo4

lunedì 21 gennaio 2013

Palmiro intervista Roberto "Tot" Totaro


Palmiro: Che c’azzecca un chitarrista rock che ha fatto da controfigura a Jimmy Page, con delle strisce umoristiche di successo? Non dovresti essere un autore underground letto nelle cantine fumose e nelle periferie dimenticate?

Tot: Fare la controfigura di Jimmy mi ha sempre dato molte soddisfazioni, ma poi ho pensato che non mi sarebbe bastato e così mi sono messo ad inventare personaggi a fumetti e disegnarli. Macché cantine fumose e bar di Caracas, le mie strisce sono le preferite dall’aristocrazia! Una cosa effettivamente underground è il mio disegno della domenica che posto su facebook . E’ talmente underground che penso non lo veda nessuno. Comunque quando suono, lo faccio sempre in ambienti fumosi e periferici.

Palmiro: Perché qui, in Italia, tutti sono assolutamente convinti che saper far ridere (bene) sia molto più semplice che far paura o far piangere, o raccontare una saga fantasy?

Tot: Far ridere è talmente difficile che mi fa sempre paura, mi fa piangere e mi fa venire la voglia di scrivere una mastodontica trilogia fantasy… Però poi mi metto li, al tavolino, e cerco di far ridere.

Palmiro: Oltre che a essere il testimonial dell’agenda di Comix, con il tuo personaggio “Nirvana”, sei uno dei pochi autori che conosca che pubblicano regolarmente all’estero. Riesci a far tradurre tutte le tue strisce senza problemi oppure i giochi di parole permessi dalla lingua italiana, a volte sono impossibili da tradurre? In quanti paesi pubblichi?

Tot: Alcune lingue sono per me talmente aliene: turco, greco, croato, macedonese (?), che non riesco a capire se hanno fatto una buona traduzione. In Spagna invece è stato fatto un ottimo lavoro. L’adattamento di “Nirvana” mi ha soddisfatto molto, anche in parti più difficili, tipo le poesie del Poeta Maledetto. Oggi pubblico in una quindicina di paesi. Per il pagamento di questa intervista che ti ho concesso, ti mando il mio numero di Postepay. Aloha!

Per chi vuole conoscere meglio il lavoro di Totaro: www.nirvanacomix.com

Il brano consigliato da Tot: www.youtube.com/watch?v=S3-XqLFKQzA


venerdì 18 gennaio 2013

Palmiro intervista Beppe Roncari, Scuola Holden.


Palmiro: Visto che ti occupi di Digital Strategy per la Scuola Holden e che sei un inventore/appassionato di videogames, e scrivi, chi vincerà tra videogames e libri? E tra libri su carta e digitali? Dio esiste?

Beps: Prevedo il pareggio. A meno che Dio non esista. In tal caso vinceranno le visioni apocalittiche.

Palmiro: Perché un essere umano che legge prima o poi sente forte il bisogno di scrivere un libro? E anche quelli che avranno letto sì e no, tre libri in dieci anni, e anche quelli come me che vanno a vedere se si scrive “camice” o “camicie”?

Beps: Per lo stesso motivo per cui chi vede due pomiciare prima o poi gli piglia la voglia di pomiciare anche lui. È semplicemente troppo bello leggere e scrivere, è una malattia che si diffonde da sé. Pensa, ha pigliato persino Lapo Elkann che di “camicie” se ne intende più che di grammatica.

Palmiro: Hai una soluzione da cedere gratuitamente per risolvere la crisi italiana dell’Editoria? O in alternativa: Hai mai postato su facebook le foto dei tuoi gatti? Ne hai?

Beps: Ahimé! Non avendo gatti (ma bramandoli ardentemente! per quanto allergico…) sono costretto a dare la soluzione all’Editoria italiana: che gli autori scrivano libri belli, che tutti vogliano leggere all’estero. Solo un mercato allargato permette la diffusione di un testo, dobbiamo scrivere storie che ispirino oltre confine, parlando di quello che conosciamo. Vedi Eco, vedi Saviano.

Un link per conoscere meglio Beppe Roncari: Terra4Mars: http://t4m.lydians.eu

Un brano consigliato da Beppe: http://youtu.be/-DSVDcw6iW8

mercoledì 16 gennaio 2013

Palmiro a ^Sigh^comics


C'è questo Signor Guglielmo Nigro che ha deciso di regalarvi (parzialmente) una storia che lui definisce sia stata: " (...) una delle migliori storie dell’anno.". Tratta da "My name is Palmiro 2" che potrete trovare su:
www.palmiro.it.

Ieri era uscita la piccola intervista a una grande autrice e illustratrice: Deco, che fu proprio lei (essa medesima) a regalarmi quei biscotti "fatti a immagine e somiglianza di Palmiro" realizzate con le sue manine Sante, che poi originarono l'idea primordiale della storia "La ragazza dei biscotti".
Ormai posso anche rivelare questo quinto segreto di Fatima.
Mi semba che tutto torni e che il cerchio si chiuda. Quindi: buona lettura.

Ringrazio Guglielmo, ringrazio le sue belle parole, ringrazio ancora Deco, e anche Palmiro che a distanza di anni continua a darmi delle soddisfazioni!

http://sighcomics.blogspot.it/2013/01/sighchrstmas-palmiro-la-ragazza-dei.html

lunedì 14 gennaio 2013

Palmiro 3 punto 3 - tre domande a Deco


“Oggi, solo la brevità conta. Il resto non raggiunge nemmeno più la coscienza" (Guglielmo Nigro).


Palmiro: Se in un testo c’è scritto “Marina alzò la tazza e bevve il suo tè” davvero il compito di un illustratore è quello di disegnare Marina che sta alzando una tazza per bere il suo tè?

Deco: Dovrei rispondere che tra ritrarre la realtà così com’è o filtrarla attraverso occhiali colorati e deformanti (li danno in dotazione agli illustratori bravi il giorno che si diplomano allo IED… per cui io non li ho) si dovrebbe cercare di fare una cosa a metà tra le due. Perché l’immagine risulti comprensibile, ma non banale. Ma la verità è che quando devo ritrarre Marina che beve il tè vado da mia mamma (che si chiama Marina) e la costringo a bere del tè mentre la disegno. Mia mamma comincia a rompersi di bere del tè, tra l’altro non le piace neanche.

Palmiro: come fai a capire quando un’illustrazione è terminata? A fermarti prima che sia troppo tardi. A smettere prima di distruggere tutto!

Deco: Dovrebbe dirlo l’illustrazione. Penso che quando la si è disegnata pezzettino per pezzettino con amore alla fine la si conosce abbastanza da capire quando ha un’aria sazia e soddisfatta, e non chiede più altro.

Palmiro: C’è una storia che ti piacerebbe illustrare e che nessuno ti ha mai chiesto?

Deco: Veramente nessuno mi ha mai chiesto niente. Comunque siccome sono noiosa rispondo sempre la stessa cosa, Cappuccetto Rosso, perché è la mia fiaba preferita. Ma credo che mi piacerebbe illustrare fiabe in cui ci siano animali. Le fiabe russe mi piacciono moltissimo.

Per conoscere il lavoro di Deco:
www.inkspinster.com

Il brano consigliato da Deco per tenere nel sottofondo a questa breve intervista:

http://www.youtube.com/watch?v=Autj6yLSJjw

venerdì 11 gennaio 2013

Palmiro 3.3 - Interviste da tutto il mondo (e oltre)


News: Dalla prossima settimana prenderà il via un'eccezionale rubrica alla quale mai nessun essere umano aveva mai pensato: “Le interviste di Palmiro”.
Più esattamente: “Palmiro 3 punto 3”. Tre domande, tre risposte.
Il motto della rubrica è: “Oggi, solo la brevità conta. Il resto non raggiunge nemmeno più la coscienza (Guglielmo Nigro). Tale frase l’ho rubata proprio stamani a Guglielmo Nigro, antico (ma giovane) padre del compianto blog “Harrydice”.
Il Signor Nigro oggi lo potete leggere su: lospaziobianco.it
su http://ilgabo.blogspot.com
ma soprattutto su: http://sighcomics.blogspot.com dove mi dicono persone ben informate (lo stesso Guglielmo) che debba apparire qualcosa di palmiriano. Ma non voglio dilungarmi.
Presto, nomi altisonanti ma anche semplici esseri umani, si vedranno recapitare 3 domande alle quali rispondere con totale sincerità e sprezzo del pericolo. Vediamo che succede. Se Palmiro con quella sua testolina a mezzo-uovo-sodo-rovesciato, riuscirà a immaginare qualche domanda interessante.
A suivre.

lunedì 7 gennaio 2013

buon compleanno Palmiro!

Sabato 5 gennaio 2013, grazie al nuovo settimanale “Il Ruvido”, co-condotto dal giovane Roberto Corradi (autodefinitosi un fan di Palmiro senza che io neanche lo minacciassi!), ho potuto festeggiare degnamente i 20 anni del paperello, nato proprio su un settimanale umoristico (Comix). Un’emozione. Quando ho visto a pag. 20 la striscia di Palmiro, mi ha fatto una strana impressione. Non mi sono commosso perché noi disegnatori di strisce per riuscire a vivere, dobbiamo sviluppare una cotenna spessa due centimetri come il cinghiale, ma siamo esseri sensibili perché senza questa qualità non potremmo produrre un buon umorismo. Non è la solita storia del pagliaccio dal cuore triste perché non mi ritengo assolutamente di indole malinconica, e se qualche volta lo sono è unicamente colpa di questo mondo a volte assurdo o birbone, ma questa è un’altra storia. Per fare del buon umorismo occorrono un sacco d’ingredienti umani. Lo dico sempre ai miei odiati/amati workshop. Occorre un’anima e un core, occorre aver dormito in una stalla (al freddo e al gelo) abbracciati alla cacca del cavallo che è sempre la cosa più calda che c’è, e bisogna aver ingoiato rospi su rospi. Se non muori, sviluppi un istinto ridanciano utile alla sopravvivenza (del tipo brasiliano/napoletano) che ti farà vivere a lungo (e spesso anche ingrassare!). Occorre inoltre, conoscere i meccanismi del mondo e dell’essere umano (qualità che poi tornerà utile con fidanzate e fidanzati, lontani e vicini). Le belle battute riescono un po’ a tutti e su facebook ce ne sono a migliaia, anche molto più belle e divertenti di quelle che vengono in mente a me, ma il mestiere di umorista è un’altra cosa. Almeno fino a ieri lo era. Ma questo sarà l’argomento di un prossimo post. Quindi: buon compleanno Palmiro! Devo ammettere che dopo 20 anni non sono riuscito a liberarmi di te e quindi dev’essere proprio Amore vero! E la saga continua ( o riprende) sulle pagine de Il Ruvido. Grazie a tutti.